Ispirato all'omonimo saggio storico di Marco Nozza, il film - ambientato dopo l'8 settembre 1943 - rievoca - secondo una visione in soggettiva ed in flashback della protagonista - una strage dimenticata della seconda guerra mondiale, narrando gli eventi collegati ad un rastrellamento nazista compiuto a Meina sul versante piemontese del lago Maggiore. In conseguenza di tale rastrellamento si ebbe il primo eccidio dopo l'intervenuto armistizio di 54 ebrei, di cui sedici facevano parte della colonia di ospiti - in prevalenza provenienti dalla Grecia - dell'albergo di Meina.