Sullo sfondo della Grande Guerra, questa storia che vuole raccontare il rischio della vita e la volontà di sopravvivere dei nostri soldati e insieme l’impegno a lottare strenuamente. Sul fronte dell’Isonzo, nel ’17, un fotografo di guerra, Cesare, e un cappellano, Don Silvano, vengono incaricati di scortare in trincea un giovane, Vanin, condannato per aver simulato di essere un telegrafista traduttore. Ma l’avanzata austriaca li taglia fuori. I due vengono catturati e soltanto un intervento coraggioso e imprevisto di Vanin riesce a salvarli. Fra i guardiani e il condannato è nata amicizia e solidarietà. Sulla via del ritorno, mentre è in corso un formidabile attacco austriaco alle linee italiane, i tre compiono insieme, per quel sentimento chiamato “amor di Patria”, uno straordinario gesto di valore. Per loro nessuna medaglia, ma riusciranno a salvare il condannato Vanin con una trovata piena di ironia.