Le folli avventure di Don Chisciotte della Mancia (Gigi Proietti), cavaliere errante dalla triste figura, dedito alla protezione dei deboli e alla lotta contro i soprusi insieme al fido scudiero Sancio Panza (Claudio Remondi), in una serie di cinque puntate che unisce gli spazi della messinscena, attori, spettatori, musicisti e "dietro le quinte", documentazione e finzione. Andato in onda nel 1970 dagli studi Rai di Napoli, l'adattamento per la TV è una straordinaria operazione di metatelevisione e metateatro, con un pubblico di bambini invogliati ad intervenire con domande e considerazioni, mentre le musiche di Giorgio Gaslini vengono eseguite dal vivo. Si assiste quindi all'allestimento dello spettacolo e al contempo al suo svolgimento, in un continuo ribaltamento dei piani tra finzione e realtà. Mattatore assoluto è Gigi Proietti nelle vesti di Don Chisciotte, il cavaliere errante pazzo e coraggioso che è diventato un simbolo letterario universale.