Scorpion (Kara Thrace), data per dispersa due mesi prima, riappare dal nulla e si unisce alla battaglia contro l'armata Cylone. Mentre infuria il combattimento un caccia nemico si trova faccia a faccia con Anders (uno degli ultimi cinque Cyloni ancora nascosti), l'iride dell'occhio sinistro di Anders si illumina di rosso per un attimo, come per rispondere ad un segnale di riconoscimento lanciato dal nemico Cylone. L'intera armata Cylone cessa immediatamente le ostilità lasciando molto perplessi i comandanti del Galactica. La flotta fugge effettuando un salto. Scorpion torna sul Galactica dopo essere scomparsa per più di due mesi, destando molti interrogativi: è convinta infatti di aver trovato la Terra e di essere ritornata per guidare la flotta verso casa. Il presidente Roslin si oppone a questa teoria, poiché condivide il contenuto dei propri sogni con Caprica Sei (prigioniera a bordo), la quale rivela che gli ultimi cinque Cyloni ancora sconosciuti sono sul Galactica, aprendo così l'ipotesi che anche Kara Thrace sia un agente Cylone. Gaius Baltar si salva da un'aggressione e riesce a conquistare ancora più fiducia da parte della comunità che lo ospita in quanto un bambino malato per cui lui aveva pregato guarisce "miracolosamente". Scorpion è convinta di sentire nella sua testa un segnale che indica la direzione per la Terra ma nonostante la propria insistenza non viene creduta. Dopo un altro salto della flotta percepisce che la direzione dettata dal presidente Roslin la sta allontanando dalla Terra così, dopo essersi armata, assale le guardie che proteggono l'alloggio della Roslin. L'episodio termina con Scorpion che punta una pistola al volto del Presidente.