La famiglia di un industriale tessile bresciano, Giuseppe Soffiantini, é spiata attraverso il mirino di una macchina fotografica da un gruppo di banditi sardi che sta organizzando un sequestro. Una sera i delinquenti irrompono nella villa di Soffiantini, cercando il figlio, ma Soffiantini con uno stratagemma riesce a farlo fuggire. I banditi allora sequestrano lui, e con una fuga non priva di colpi di scena lo trascinano in montagna. Immediatamente scattano le indagini, coordinate da una giovane commissario, Giulia Corrias, e da un ispettore dei Nocs, Samuele Donatoni. Partendo dal ritrovamento di un'auto bruciata, i due risalgono a uno dei probabili sospetti, e con una efficace operazione investigativa, non priva di grandi rischi per Donatoni, identificano il potenziale capo della banda.