Edoardo, che ha preso il comando dopo la morte di Ciro, racconta le sue difficoltà di gestione dei detenuti ormai accecati dalla rabbia per Carmine, che riconoscono come l'assassino del loro vecchio leader. Dall'altro lato, invece, Filippo, Carmine e Pino descrivono la loro amicizia e il potere salvifico che ha rappresentato.